Degli Europei di calcio (3): De bello lusitano

05 July 2004 | By benty in Senza categoria

La Grecia favola, sorpresa, il miracolo, l’evento storico, la storia incredibile, la Grecia come la Danimarca, il pronostico sovvertito, sul tetto dell’Europa, l’Europa si inchina alla Grecia, la piccola che bastona le grandi, la Grecia che fa ballare il syrtaky, la Grecia che fa quello che può, che si arrangia con quello che ha, la Grecia squadra simpatia, la Grecia che brilla senza stelle, senza dive, senza campioni, senza capricci, senza treccine, senza cipolle, senza sponsor, la Grecia che gli stipendi di tutti i giocatori insieme non fanno quello di Totti, la Grecia dei panchinari, la Grecia è nel mito, sull’Olimpo del calcio, gli eroi, i semidei, gli atleti olimpici, l’urlo di Filippide, le sette fatiche di Ercole, i pelidi guerrieri, la Grecia umile, semplice, seria, organizzata, combattiva, testarda, anti-diva, concentrata, sfacciata, fortunata, cinica, decisa, la Grecia che corre, che gioca, che si impegna, che non molla, che lotta, che vince, che trionfa, la Grecia esalta la squadra, il senso di appartenenza alla squadra, lo spirito di squadra, che cazzo di squadra, il collettivo, Otto Rehagel, il condottiero tuetonico, il tedesco per niente freddo, il grande tattico, il geniale stratega, l’artefice della vittoria, il creatore del gruppo, il catenaccio, il calcio all’italiana, il trapattonismo, cambia il modulo e vince, mette il libero e vince, gioca a uomo, gioca a zona, la Grecia esempio ai Beckham, lezione per tutti, epica, mitologica, sensazionale, la Grecia difensivista, l’antigioco, la morte del calcio, l’antispettacolo, il pressing, i raddoppi, le sovrapposizioni, il sacrificio, le marcature asfissianti, l’inestricabile tela di centrocampo, l’allegria greca, la felicità di un popolo, il delirio ad Atene, la follia ellenica.

Ammazza che palle che hanno fatto già co’ sta Grecia.

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11 Comments on “Degli Europei di calcio (3): De bello lusitano”

  1. pare di leggere la gazzetta del 1992, con la Danimarca al posto della Grecia.

    io per conto mio sono in silenzio stampa, non riconoscerò mai la legittimità del risultato, e neanche con la forza dirò che la Grecia è la squadra più forte d’Europa.

     

  2. non per girare il coltello nella piaga lusitana che ancora evidentemente ti brucia. Perdere una volta con la Grecia poteva anche dirsi sfortuna, vabbè. Perderci due volte, in casa, in partite in cui dovresti essere particolarmente concentrato (esordio e finale) ed entrambe le volte girando a vuoto vistosamente (il Portogallo si davvero inguardabile, e per di più indisponente con i suoi divetti in crisi di identità e di gioco e le sue pippe alla Pauleta) direi che basta e avanza per dire chi è il più forte. Sai Enver, oltre che saper dribblare, per vincere bisogna anche correre e metterne dentro uno più del tuo avversario, è la dura legge del calcio. Nessuno ha detto che il calcio greco sia spettacolare o di alto livello tecnico. Fammelo vedere tu un calcio spettacolare con gente del calibro di Vrizas e Basinas. Secondo me con gente così non ci potevi neanche vincere l’europeo. E invece…

     

  3. enver, è ovviamente tutta colpa dei giudici comunisti.

     

  4. benty, “la grecia squadra simpatia”?

     

  5. mi piace perchè è difficile scrivere di calcio senza scivolare nella retorica! però hai dimenticato i ciclopi, ulisse e “quante cazzo di isolacce deve avere questa merda di una grecia”

    bravo benty!!

    venendo a noi,ma dei due portieri nulla? i veri artefici di questa finale.Uscite spericolate, riflessi pronti e un culo rande una casa per il greco….Nicopuledis!!

    elrocco

     

  6. ho sperato che vincesse e mi è stata simpatica fino al momento in cui ha alzato la coppa. da quel momento mi sta sulle palle perchè a me i vincitori mi stanno sulle palle. detto questo, l’europeo l’ha vinto quello che ha chiavato la bandiera del barcellona in faccia a figo, e la vendetta è stata finalmente consumata

     

  7. Delio:la squadra che non avrebe mai dovuto vincere, e ammazza la Francia (fra gli altri) diventa la squadra simpatia, d’ufficio. Noi con lo sputo di Totti di simpatia ne esportremo sempre meno. La Germania non sta simpatica manco ai tedeschi. E alla fin fine anche o meu querido Portugal, con tutte quelle feste pronte, come se la vittoria gli fosse dovuta per diritto divino, con tutti gli appelli alle madonne, a valori tipo audacia, con la retorica di scolari, con le malignità sciocche sugli arbitri, un po’ aveva rotto i coglioni, diciamocelo

     

  8. Grande Grecia, anzi Magna Grecia!Tifavo per loro, sono proprio contenta!

     

  9. Benty: e appunto, non lo dovevano vincere. Se il Portogallo (e l’Italia prima di lui, che chiaramente per nascita e residenza è la prima nazione che tifo) le avessero buscate da squadre più forti (tipo i cechi, o forse anche i francesi, o Van Nistelrooy per fare un nome) sarebbe stato sacrosanto. Così, no. Non ho mai negato, in nessun luogo, le forti colpe portoghesi nel successo di questi carneadi. Ma non mi si venga a dire che la loro vittoria fa bene al calcio, e tutta la retorica che tu stesso con acume hai smascherato. Preferisco vincano gli odiati (per modo di dire) campioni delle altre nazioni, ma campioni, al successo delle squadre simpatia che a guardare bene si riempiono di falli e giocano senza classe. Ho letto Gianni Mura che li paragona al Chievo: ma fatemi un piacere, il primo anno di A del Chievo era un piacere vederlo. Detto questo, sono contento per tua morosa, e penso a quando -presto- di questo europeo non si ricorderà più nessuno, a parte ovviamente i fortunati che hanno beccato il terno al lotto della loro vita.

     

  10. Scusate le mie prossime, retoriche parole… Voglio dire, ma una volta che sono fuori Italia, Spagna, Francia, Germania, Olanda e Inghilterra ma chi lo deve vincere l’Europeo? La Grecia è arrivata da un girone di qualificazione dove era già data per spacciata, ha superato il gironcino mettendolo in quel posto alla Spagna e battendo il Portogallo padrone di casa, si è concessa l’unica crisi con la Russia, ha eliminato in serie la Francia campione uscente e la favorita Repubblica Ceca, in finale ha battuto nuovamente il Portogallo che giocava la partita della vita in casa sua… ma non è una vittoria meritata questa?

    ‘Sti greci hanno giocato, consci dei propri limiti e superandoli con organizzazione, applicazione di pochi, semplici schemi e tanta grinta. E soprattutto con una forma fisica decente (a fine partita correvano il doppio degli altri, mica come gli italiani che arrivavano spompati alla fine del primo tempo) ed una voglia di vincere che gli altri non hanno più.

     

  11. amen