Iva

04 May 2004 | By benty in Senza categoria

Prendo spunto dall’osservazione di Delio e dai vari commenti entusiastici letti in giro in rete. Sull’IVA al 4% le parole definitive a riguardo, a mio avviso, le ha dette parecchio tempo fa, Sergio Messina su Rumore nella sua (defunta) rubrica Miniminor. Ve ne faccio un breve riassunto ma vi consiglio di andarvi a leggere i due interventi (peraltro brevi e godibilissmi come tutto ciò che Messina scrive) linkati più in basso. Innanzitutto chi trarrebbe davvero vantaggio da una detassazione del bene "culturale" CD sarebbero le 4 multinazionali della musica, ovvero delle aziende che non hanno alcun interesse a promuovere prodotti culturali, quanto piuttosto  a rifilarci ogni anno Nek, Ligabue ed Elisa e cloni al seguito. Per i consumatori ci sarebbe il contentino dei 4 euro di meno, ma il problema dei costi esorbitanti dei CD resta a monte: al tasso di crescita odierno dell’inflazione non ci metterebbero nulla a presentarci lo stesso prezzo anche con l’IVA al 4%. Nessuno dei tanto proclamati benefici per i musicisti esordienti, giovani, nostrani, di nicchia, d’avanguardia, sperimentali verrebbe a realizzarsi. L’unico effetto sarebbe più copie vendute al 16% in meno dei soliti nomi da classifica. Nella seconda parte invece Sergione nostro suggerisce alcuni accorgimenti con cui agevolare i veri "motori" della musica che piace a nnnnoi ggggiovani : piccoli negozi di dischi, etichette indipendenti, radio etc. Poi si potrebbero aprire parentesi infinite sul "valore culturale" dei libri e dei dischi che vendono più copie e che quindi vengono concretamente agevolati dalla detassazione, ma rischierei di essere linciato pubblicamente dal mio blogbrother della domenica. Oppure si può fare sempre il discorso "A me che me ne frega, tanto i soldi glieli do uguale alle corporation, preferisco dargliene di meno" o ancora meglio "A me che me ne frega, io scarico tutto da internet". I testi di Sergio Messina qui (il primo) e qui (il secondo). Tutta Miniminor qui.

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One Comment on “Iva”

  1. ecco appunto da qui la famosa teoria keynessiana di autoproduzione consapevole Bragg-hiana di elrocco: scaricare sempre e nel caso premiare andando al concerto. comprare solo da backstage e al limite spedire i soldi in busta direttamente all’artista saltando intermediari ( questa in verità è di downhillbattle.org ed è seria).