Dropì (trad. vergogna)

28 October 2003 | By benty in Senza categoria

La festa del 28 ottobre (quella del NO all’Italia), è purtroppo impregnata di un nazionalismo che spesso trascende e degenera. Nelle parate di oggi, tutte riproposte ossessivamente da tutti i canali tv, sono presenti anche gli studenti delle scuole, come accennavo in un post precedente. I parenti , orgogliosissimi, si mettono in ghingheri ed attendono al freddo, ai lati delle strade recintate, che passino i propri figlioli in divisa per applaudirli ed incitarli, fare foto etc… I ragazzi sono sempre molto emozionati, goffi e impettiti e sfilano issando le bandiere con i colori nazionali. Sono gli studenti migliori dell’anno precedente ad essere i capofila ed a portare le bandiere in cima ad ogni delegazione scolastica. Ma in Grecia ci sono un sacco di immigrati, soprattutto albanesi, che sono particolarmente odiati soprattutto dai destri locali. Proprio come in Italia, sono gli albanesi che rubano il lavoro ai greci, si sa. Con la piccola differenza che qui di lavoro proprio non ce n’è. Comunque si sono verificati parecchi casi oggi in cui gli studenti migliori, destinati ad innalzare la bandiera greca in rappresentanza della scuola, erano proprio dei ragazzi albanesi. Vedere in tv una ragazzina di dodici anni che sfilava fra ali di folla mentre veniva unanimemente fischiata ed insultata per il solo fatto di essere albanese ed una brava studentessa, mi ha messo addosso una rabbia sorda ed un disgusto, che non provavo da parecchio tempo.

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One Comment on “Dropì (trad. vergogna)”

  1. Interessante… bonne nuit!