Forse , sicuro, ci piace di più

21 August 2003 | By benty in Senza categoria

Adoro il confronto diretto con i professionisti, specie se giovani, poichè mi immedesimo meglio, in quanto scatta subito (nella mia capoccetta) il confronto. Ricorderete della mia incondizionata ammirazione per l’elettrauto greco. Oggi giornata di banca. Lei, allo sportello, amichevole oltremodo. Da giovane aveva anche saltuariamente bazzicato una specie di gruppuscolo che avevamo, agli albori delle gioiose scoperte dei prodigi alcolici. Non lo so se si tratti davvero di un ricordo o solo di una suggestione, ma ho una specie di immagine sfocata di lei di qualche anno fa. Rimmel che cola dagli occhi e le sporca la faccia pallida, barcollante stordita , sorretta da qualcuno, ha appena vomitato o sta per farlo. Era stata per un periodo anche ambita , sebbene su di me non avesse mai esercitato alcuna sorta di fascinazione . Credo fu una fase fugace della sua gioventù che adesso ricorderà con simpatica benevolenza come il suo periodo ribelle, ora rimosso per sempre. Oggi è indiscussa dominatrice della situazione della sua filiale di banca, si è sposata, sembra avere la sua vita sotto controllo totale. Vedo in lei quella sicurezza che raggela , a tratti ; quella che io non credo arriverò ad avere presto, quella sicurezza che prescinde dalla sfera economica, forse anche dalla vera e propria posizione sociale. La sicurezza di essere un personaggio definito, riconoscibile e catalogabile facilmente dalla società. La sicurezza che ti porta a rispondere senza tentennamenti, giri di parole o ipotesi fantascientifiche a domande quali "Cosa fai?" e "Stai bene ?". Poi siamo passati a lui. Camicia blu aperta a mostrare un catenone d’oro, abbronzato, ben rasato, basetta coltivata. Competente, rassicurante, cade su un paio di congiuntivi, dice parole come "switchato". Mio padre pende dalle sue labbra. Non credo che sia molto più grande di me, forse 4 o 5 anni di differenza. Forse i miei stessi studi. Lo ascolto e mi perdo nel suo disquisire di fondi obbligazionari, azionari, monetari, tassi di interesse e indici. Io dovrei saperle come lui queste cose, le ho studiate per 10 anni, cazzo. E invece no. Me ne sto zitto in ascolto, fino a che la mia attenzione provata comincia a focalizzare una specie di intervista doppia, tipo le iene : una domanda secca , una risposta a bruciapelo prima mia poi sua, su uno schermo diviso verticalmente in due. Il pubblico avrebbe riso solo alle mie risposte, e non perchè più simpatiche. Non so cosa mi avvilisce di più, se la mia condizione del tutto fuori dai binari che avevo (avevano ?) tracciato per il mio destino o il timore che avrei meglio soddisfatto le aspettative di mio padre se avessi saputo cosa è un Kilovar e un fondo azionario gestito. Invece io stavo calcolando quanto mancava all’Homesleep weekend, alla partita di calcetto di stasera, a settembre per comperare Ratman a scaricare qualcosa ancora degli Smiths. Il refrain di una certa canzoncina di Beck comincia a suonarmi autobiografico in modo impressionante. Meglio non pensarci, ma poi alla fine non è che mi rattristo più di tanto

One Comment on “Forse , sicuro, ci piace di più”

  1. Riconoscere negli altri quello che avrei dovuto o potuto essere a volte mi consola ma a volte mi rattrista. Ma in fondo mi piaccio così, inconcludente. E sono l’unico a non volermi cambiare.